Ricordo di Ferdinando Valletti – Deportato I 57633 a Mauthausen e Gusen

27 gennaio 2015 “Giornata della Memoria”
Ferdinando Valletti – Deportato I 57633 Voglia di non morire

In occasione della Giornata della Memoria un ricordo della figura di Ferdinando Valletti, già Presidente dell’allora “Gruppo Anziani Alfa Romeo” negli anni 1970-1975.

Ferdinando Valletti nasce a Verona il 5 aprile 1921 dove consegue il diploma all’Istituto Industriale Ferraris.

Nel 1938 viene assunto all’Alfa Romeo di Milano in qualità di “Maestro d’Arte”. Dopo aver svolto il servizio di leva nel 1942- 1943 milita nel AC Milan nel ruolo di mediano al fianco di Meazza.

Nel marzo 1944 collabora per la riuscita dello sciopero all’Alfa Romeo, a causa di ciò viene
arrestato dagli uomini della “ Brigata Muti” inviato al carcere di San Vittore e da qui deportato prima a Mauthausen e successivamente a GUSEN dove aiuta molti suoi compagni di sventura tra i qualiil Prof. Aldo Carpi che lo cita nel suo libro “DIARIO DI GUSEN”.

Viene liberato il 5 maggio 1945 dall’avanzata degli americani ed inviato in un campo della Croce Rossa in Svizzera a causa delle sue pessime condizioni di salute dovute alla permanenza nel lager.
Successivamente viene rimpatriato e curato in Italia e gli verrà riconosciuta dallo Stato Italiano una indennità come “Mutilato di Guerra”.

Nel 1946 riprende il lavoro all’Alfa Romeo ed inizia il suo percorso professionale.Viene insignito della Medaglia Garibaldina al valore militare e gli viene inoltre assegnato il “Brevetto di Partigiano Combattente” per i meriti acquisiti durante la deportazione.
Nel 1950 con una delegazione dell’Alfa Romeo torna in visita ufficiale a Mauthausen e Gusen accompagnato da altri lavoratori Alfa Romeo : Ferrazza,Crippa,Romanoni,Nespoli e Vignola deportati e sopravvissuti come lui.

Nel 1961 diviene dirigente nel settore Logistica Alfa Romeo ,di seguito diviene docente nel settore della Logistica Aziendale dell’Associazione Meccanica e dell’I.S.E.O.partecipando come relatore al “TRAMAG” il salone internazionale della movimentazione e della logistica a Padova.

Nel 1970 viene nominato Presidente del Gruppo Anziani dell’Alfa Romeo realizzando un programma di attività assistenziali, culturali e ricreative che pone il Gruppo Anziani dell’Alfa Romeo all’avanguardia tra i gruppi aziendali dell’ANLA.

Nel 1975 viene nominato “Maestro del Lavoro” dal Presidente della Repubblica e nell’anno successivo riceve l’“AMBROGINO d’ORO” dal Sindaco di Milano Aldo Aniasi. Nel 1978 raggiunge i 40 anni di servizio e lascia così l’attività lavorativa all’Alfa Romeo. Negli anni successivi inizia la sua testimonianza nelle scuole medie e superiori di Milano tramite l’ANED, lo scopo che si prefigge è quello di far comprendere ai ragazzi quanto sia importante ”conoscere per non dimenticae” ed impegnarsi affinchè gli orrori subiti non si ripetano.

Dal 1993 la sua salute viene minata da gravi patologie che lo costringono dal 2000 a rinunciare alla sua attività didattica e che lo portano alla sua scomparsa il 23 luglio 2007.

Per chi volesse approfondire l’argomento con la lettura del libro:
Deportato I 57633 Voglia di non morire
L’incredibile storia del deportato calciatore
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Alessandro Mantegazza

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