Per far vivere la Memoria
L’ 8 Marzo 1972 ho varcato i cancelli della fabbrica ALFA ROMEO al Portello di Milano.
Era il mio primo giorno di lavoro, provenivo da Castelfranco Veneto (Treviso), dal Nord – Est
contadino per iniziare la mia prima giornata di lavoro in una industria automobilistica : la famosa
“ALFA ROMEO”.
Affrontavo la nuova esperienza con paura, forte del mio “TUTTOSPORT” che tenevo sottobraccio,
inconsapevole di quello che mi attendeva.
Sentivo l’odore acre e pungente dell’olio ,del ferro e degli sfridi lavorati,di vernici e solventi
che ti entravano dentro.
Odori completamenti diversi da quelli freschi e puliti della mia campagna.
Vedevo centinaia di persone che si muovevano con sicurezza tra le vie, reparti e cunicoli
sotterranei vestite con tute e grembiali di diversi colori.
E poi quel mostro del maglio nel “reparto forgia”, alto 10 metri che, ad ogni colpo di pressa sulla
barra di acciaio incandescente, sprigionava scintille incredibili, fino ad ottenere la forma
dell’albero motore.
Gli operai poi sembravano personaggi dei gironi danteschi che mi sfidavano… Ero stato assunto per
fare il “tempista” e quindi rappresentavo la lunga mano del padrone…
Erano nate le mie prime contraddizioni e quel “TUTTOSPORT” tenuto all’inizio con sicurezza
sottobraccio ,stava per essere sostituito con qualcosaltro…
Oggi,quando passo in Via Teodorico, Via Traiano, P.le Accursio e Via Serra, vedo lo scenario
completamente cambiato: 80 anni di storia dell’Alfa Romeo sono spariti sotto la colata dei nuovi
palazzi,negozi e Centri Commerciali…Ma li sotto sento ancora pulsare un cuore vivo.
Lo sentono anche molti altri pensionati che vivono al Portello e che lì hanno lasciato ricordi
indimenticabili….
Luigi Ferlin